Come sarà la casa del futuro?
Come sarà la città del futuro?
Lo studio d’architettura MVRDV ha realizzato un’interessante installazione alla Dutch Week di Eindhoven che potrebbe rispondere a questa domanda. (W)ego è il progetto presentato dallo studio che rappresenta una possibile casa del futuro, un albergo modulare coloratissimo di nove camere combinate come un tetris della città del futuro che sarà sempre più popolosa e in cui gli spazi saranno sempre più piccoli e dovranno essere condivisi. Il progetto si basa sull’assunto che “la massima densità corrisponde alla massima densità dei desideri”.
Ciò su cui si sono concentrati sono i concetti di minimalismo e flessibilità, entrambi atti a risolvere i cambiamenti che avverranno nel futuro: risorse in diminuzione, aumento della popolazione e cambiamenti climatici.
Le prospettive idealistiche ed egoistiche delle persone dovranno esser adattate (da qui il nome dell’installazione) allo spazio limitato e alla condivisione con gli altri. Il sacro simulacro del desiderio individuale sarà da condividere, in buona sostanza: gettate tutto quello con cui siete cresciuti, perché non avremo più bisogno di niente.
Attraverso il gioco e gli strumenti, (W)ego esplora i processi di progettazione partecipativa per ottenere una risposta ai desideri dell’uomo più equa possibile. Vengono messe in mostra nove abitazione urbane ciascuna con una personalità, in un’unica possibile configurazione.
L’installazione rappresenta una piattaforma di ricerca sulle future abitazioni urbane che sono in grado di adattarsi in tempo reale alle esigenze degli dei suoi abitanti mostrando che l’architettura evolutiva è flessibile e possibile. La situazione perfetta può essere raggiunta in ogni momento, portando ad un utilizzo ancora più ottimale del nostro spazio urbano limitato.
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