Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate: chi ha acquistato mobili quest’anno potrà usufruire della detrazione al 50%, purché i lavori di ristrutturazione inizino entro il prossimo 31 dicembre
Via libera al bonus mobili anche per chi ha iniziato i lavori di ristrutturazione del 2017. L’Agenzia delle entrare rispondendo ad una lettera, dà infatti un’interpretazione estensiva delle norme e consente anche a chi ha avviato i lavori quest’anno di detrarre le spese per l’acquisto dei mobili destinati agli appartamenti sui quali sono stati eseguiti i lavori. La detrazione è pari al 50% della spesa su un tetto massimo di 10.000 euro.
Il testo delle norme.
Il bonus mobili è stato prorogato dalla Legge di bilancio fino al 31 dicembre 2017. La legge stabilisce, però, che per quest’anno il bonus mobili spetta solo a chi gode della detrazione per ristrutturazione per lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2016 e fino alla fine dello scorso anno. Dal testo letterale della norma sembravano esclusi, quindi, gli acquisti effettuati in seguito a lavori di ristrutturazione avviati nel 2017. Ora, invece, arriva il chiarimento che consente di usufruire dell’agevolazione di acquisto anche in caso di lavori iniziati quest’anno.
L’apertura ai nuovi acquisti.
L’indicazione è messa nero su bianco in una risposta ad un quesito pubblicato sulla rivista telematica dell’Agenzia “Fisco oggi”. Un lettore chiede se è possibile usufruire del bonus in relazione a un intervento di ristrutturazione che avrà inizio nel 2017, e la risposta è inequivocabile: “La detrazione, inizialmente riferita alle spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013, è stata da ultimo prorogata al 31 dicembre 2017 dalla legge 232/2016 che, per il 2017, ha limitato il beneficio agli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici effettuati in connessione con lavori di recupero del patrimonio edilizio eseguiti nel 2016 e nel 2017. Pertanto, è possibile usufruire della detrazione anche con riferimento a un intervento di recupero edilizio iniziato nel 2017”. Quindi via libera alla detrazione anche se i lavori non sono ancora iniziati, a patto che, ovviamente, partano entro l’anno e che la spesa per i mobili sia a sua volta effettuata entro il 31 dicembre prossimo.
I mobili agevolati.
L’agevolazione è riconosciuta, anche per quest’anno, per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici nuovi. Rientrano tra i mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione in quanto costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, pavimenti (ad esempio, il parquet), tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo. Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, invece, si deve trattare di prodotti dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore (A o superiore per i forni elettrici).
Il tetto di spesa.
Il tetto di spesa fiscalmente agevolabile è fissato a 10.000 per appartamento indipendentemente dall’ammontare delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione, e a prescindere dal numero dei soggetti che sostengono le spese stesse. Non è necessario che i mobili acquistati siano destinati alla stanza ristrutturata (si può infatti rinnovare la cucina con lo sconto fiscale anche se i lavori hanno riguardato il bagno), ma occorre che vengano eseguiti lavori di tipo edilizio veri e propri. L’agevolazione è infatti esclusa se, ad esempio, l’intervento di ristrutturazione riguarda solo l’installazione di grate di sicurezza, come chiarito a suo tempo dall’Agenzia. Chi esegue gli interventi su più unità immobiliari ha diritto alla detrazione per ciascun appartamento. Ai fini del rispetto del tetto di 10.000 euro, infine, si deve tener conto di eventuali acquisti effettuati in passato per l’arredo dello stesso immobile.
Le modalità di pagamento.
Per quel che riguarda le modalità di pagamento, non è necessario utilizzare il bonifico dedicato alle ristrutturazioni ma occorre comunque utilizzare strumenti tracciabili quali bonifici, carte di credito e bancomat. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari o contanti. In compenso la detrazione è ammessa anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati con il finanziamento a rate a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi a sua volta la somma con strumenti tracciabili e consegni all’acquirente copia della ricevuta del pagamento effettuato per suo conto.